L'altra notte ho sognato che dovevo inventarmi per un fumetto una storia di fantascienza spaziale. Io immaginavo e vedevo le sequenze visualizzarsi tipo film.
A un certo punto ho pensato che non bastava una trama avventurosa, battaglie tra astronavi, e cose del genere; ci voleva un personaggio con cui il lettore potesse identificarsi, o provare della simpatia, ci volevano delle scene più coinvolgenti e misteriose al tempo stesso.
Ho immaginato una bambina sulla Luna - lì l'uomo viveva normalmente come ci fosse aria (ma non c'era luce come nei pianeti con atmosfera), c'erano piccoli assembramenti di edifici e macchinari strani sparsi sulla superficie rocciosa.
In un piccolo cratere la bambina incontrava una strana creatura a metà tra animale e pianta (nel disegno l'ho dovuta approssimare, nel sogno era molto più bella e particolare); con essa la bambina stabiliva un legame empatico, e questa creatura interveniva poi nella trama della storia, faceva qualcosa di importante - peccato che di questa parte del sogno non ricordo più nulla.
Beeeeeeella. Una storia un po' alla Clifford Simak. Space opera, SF classica, alienitudine. Risogna il resto e mettiti all'opera :)
RispondiEliminaEh eh, magari avessi un minimo di potere sui miei sogni - mi piacerebbe sopratutto registrarli.
RispondiEliminaMa di Simak hai qualcosa da consigliarmi che vagamente ricordi questo mio sogno? O va bene qualsiasi cosa?
Bella idea....e bel disegno!
RispondiEliminaHai sognato che ti commissionavano un fumetto?
RispondiEliminaNon stacchi proprio mai dal lavoro :)
Bel disegno comunque!
No, non era un fumetto per lavoro, ero io che volevo inventarmi una storia da disegnare (nel sogno) - d'altronde anche nella realtà io penso ai fumetti sempre, lavoro o non lavoro: è la mia passione, lo è sempre stata da sempre, normale che ne sia colonizzato anche il mio inconscio.
RispondiEliminaIl disegno però non mi piace molto, l'ho dovuto fare davvero in fretta, e rende poco l'atmosfera reale del sogno (la parte di quando la bambina scende nel cratere/abitazione della creatura è tutta dominata da colori pastello, chiari, con luccichii qua e là - molto bello a vedersi).
WOW!! Bellissimo!
RispondiEliminaa me ricorda "il giardino di rama" forse per la presenza di bambini, esseri empatici, e macchinari futuristici... il disegno mi piace molto... anche se la bambina di spalle sembra piu' una ragazzina, o un'adulta in miniatura. ciao
RispondiEliminaIn effetti ho sbagliato a definirla "bambina", nel sogno direi che poteva dimostrare 10/11 anni.
RispondiElimina"Il giardino di Rama" l'ho già sentito citare, se riesco me lo procuro.
In realtà la tua storia non mi ha ricordato nulla di preciso di Simak, ma ho pensato a lui per via di una situazione classica immersa in un contesto un po' "bizzarro". Se dovessi consigliarti un paio di titoli dell'autore, mi verrebbe da citare l'antologia di racconti "Stranieri nell'universo", oppure i romanzi "L'anello intorno al sole" o, su tutti, "La casa dalle finestre nere".
RispondiEliminasììì! finalmente dai retta al tuo inconscio. E' da anni che lo dico. Rama-yà, cucucu rama-yà... Lo so, sono impertinente. Lo so.
RispondiEliminaanna, ma già lo sapevi.
Lo sapevo sì! :)
RispondiEliminaMa guarda che l'inconscio una volta che lo descrivo e lo disegno diventa conscio, analizzabile, reale - utile. E' dell'inconscio che rimane inconscio che non so cosa farmene...
anna@: ma contenta di averti fatto godere un po' :)
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