mercoledì 11 gennaio 2012

Sogno dell'uccello marziano


Nel sogno un uomo aveva come avversario una specie di aquila strana, grossa, gli dà la caccia, ma senza cattiveria.
E' un confronto leale, pieno di rispetto, l'essere strano si sta raccontando di fronte all'uomo; questi ipotizza che venga dalla Luna, ma l'essere in maniera sprezzante dice: "che Luna?, quel pianeta è un sasso senza niente!, io invece vengo da Marte, lì ci sono stati l'atmosfera e l'acqua che hanno modellato montagne, vallate..." - e io vedo lui sotto forma di scimmione (non so perché) che corre e salta tra rocce rosse - "...non so che farmene della vostra "libertà all'occidentale", lì ero veramente libero, ero il re...".
Arrivato (o portato) sulla Terra l'essere aveva spadroneggiato in una certa zona selvaggia, tutti gli animali gli dovevano rispetto, come fosse un boss; organizzava parate di se stesso, e tutti dovevano stare fermo a guardarlo - vedo scene dell'essere che vola ad acchiappare poiane e gufi recalcitranti, li sistema su alberi e rami, minacciandoli.
L'uomo però lo interrompe e sorridendo gli dice: "sì, ma racconta dove ti ho trovato", e per un attimo l'essere si rabbuia e tace, poi vedo le immagini dell'essere che tempo prima era stato catturato dagli uomini, forse con delle reti, e poi messo in vendita in un mercato; l'uomo che adesso ha di fronte però l'ha prima comprato, poi liberato.
Nel sogno penso che questa cosa avrà il suo peso nel prosieguo della storia, magari l'essere marziano si sentirà sempre in debito verso l'uomo per quello che ha fatto restituendogli la libertà.

Lita ne dà una sua personale lettura di là.

2 commenti:

  1. i tuoi sogni sono fantasticamente assurdi.che bello.!

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  2. Sarà che ho una vita tranquillissima e banale, mi sfogo la notte!

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