giovedì 25 luglio 2013

Sogno del fumetto nel blog di Paolo [Aggiornato]

Stanotte ho avuto una nottata complicata: ritorno del reflusso gastroesofageo (a causa di uno strano effetto collaterale da un mese non prendo più il Lansox)  e conseguente sonno fatto a pezzi, con dormiveglia e sogni strani.
[Aggiungo la fondamentale informazione che ho da poco finito di leggere i due volumi di Opus di Satoshi Kon - ne ho parlato nell'altro mio blog ma soprattutto ne ha parlato Paolo Interdonato qui e qui]
Nel sogno più coerente ero sul blog di Paolo Interdonato, c'era un post costituito solo da un titolo e una tavola di fumetto: "Donne dite la vostra". Autore sconosciuto, e di tutta la tavola ricordo abbastanza bene solo la vignetta verticale in basso a sinistra, con una specie di profilo disegnato con stile tra il primitivo e il grottesco, con dei segni bluastri che andavano verso l'alto.
Non so cosa pensassi esattamente di quella tavola, so solo che nel sogno vedo apparire in basso il mio commento: "...le donne fanno i 'carabocchi" - come se avessi inteso "scarabocchi" espresso con tono un po' infantile.


Faccio a tempo a finire di scrivere che ecco vedo qualcun altro commentare ma con dei disegnini che si muovono, che scherzano tra loro dandosi delle spinte; così facendo fanno saltare via le parole del mio commento facendolo scomparire del tutto.
Il punto di vista nel mio sogno si allontana dal blog, la tavola diventa vera, di carta, ma è gigantesca e io sembro quasi uscire da quella e andare verso una specie di cantiere abbandonato, con travi e muri di cemento, c'è anche Kristal con me, che grufola in cerca di resti di cibo. Il posto è pieno di roba abbandonata, polvere, e c'è anche un divano mezzo rotto, in fondo.
A un certo punto mi volto verso la tavola e osservo il commento fatto di omini, che si stanno divertendo, soli; dico tra me e me che il mio commento magari proverò a riferirlo a Paolo dal vivo, la prossima volta che capiterà di vederci.



Poi sopra il divano visualizzo pezzi di altri sogni della notte come fossero pezzi di video, e in mezzo la parola "frollocconi", presa di peso da "Joyland" di Stephen King che ho finito di leggere ieri.
Tutta la notte così, venti minuti/mezz'ora di sonno e la sveglia con la parola "frollocconi" a tormentarmi - e dire che avevo mangiato dei crostini integrali con acciughe (ok, non una grande cena...).

Ah, dedicato a Paolo Interdonato, naturalmente...



8 commenti:

  1. crostini con alici? digestione pessima, ma visioni fantastiche, a te Winsor McCay ti fa un baffo!

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  2. Bello!

    la parola "frollocconi", presa di peso da "Joyland" di Stephen King

    O per meglio dire: presa di peso dalla traduzione italiana di quel romanzo, opera di Giovanni Arduino (così come i fumetti non si disegnano da soli, i libri, da soli, non si traducono).

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  3. Risposte
    1. Per me è già tanto che io li "pubblichi" qui - mi sembra che sia abbastanza :)

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  4. Preciso anche da questa parte che la parola "frolloccone" fu già usata nel film Poliziotto superpiù di Sergio Corbucci nel 1980.

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  5. secondo me è un bel modo di "dire la nostra" quello di osservare e disegnare e/o "fare carabocchi"..bel sogno!! ^^

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