sabato 3 dicembre 2011

Gioco delle targhe

Nelle relative miti giornate d'inverno del miei pochi anni siciliani mi ero inventata questo gioco di cui ignoro i risvolti ludici (adesso): mi affacciavo alla finestra e osservavo le targhe delle automobili che passavano lunga lo via, annotandole tutte su un foglio. Forse mi sentivo una specie di spia che doveva svolgere un lavoro un po' noioso ma importantissimo, forse alcune di quelle auto sarebbero ripassate di lì, e io l'avrei notato - eccitante!
Comunque una veloce ricerca su come apparivano le targhe negli anni settanta (me lo ricordavo, eh, ma volevo verificare) mi ha fatto scoprire questo sito: per nostalgici incalliti ma anche per disegnatori che abbiano bisogno di qualche immagine ormai "storica".

6 commenti:

  1. Con il traffico odierno non riusciresti più a segnarle tutte :-)

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  2. È uno dei miei modi per passare il tempo. Quando aspetto il pullman guardo le targhe per la più recente e la più vecchia.

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  3. E se il pullman è quello della celeberrima linea Vineuv-Piùbes-Türin di tempo da aspettare ce n'è sempre un bel po' ;-)

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  4. Io non volevo parlar male di Vinöv una volta tanto. Anche se è dove c'è Mondo Giuve (che comunque il pullman non ci passa vicino).

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  5. Lo facevo spesso con i miei fratelli, dal sedile posteriore della 1300 dei miei. Risulta memorabile in casa mia un commento che feci a 5 anni circa, eravamo in autostrada zona Paestum, incrociando una targa veronese:"Augh! Salute a te fratello veronese!" Ciao Pat, sempre bello il tuo blogghino!

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  6. Ah! ah!, ciao Paolo, ma tu ti divertivi di più! - vuoi mettere essere in auto, in viaggio, e avere anche dei fratelli con cui giocare!
    Ai pochi che non conoscono il maestro Paolo, di corsa a vedere le bellissime tavole del progetto su Salgari (e non solo quelle): http://sweetsalgari.blogspot.com/

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