mercoledì 28 dicembre 2011
Sogno degli esseri spinosi
Qualche notte fa ho sognato questo ambiente scavato nella roccia, quattro pareti su cui tutt'intorno fuoriuscivano sporgenze varie, tra cui una specie di sentiero non molto largo. Un essere a forma di palla un po' ovale, morbido, puntuto (non un limone come sembra dal disegno, ma proprio una palla morbida) bloccava uno dei sentieri; una donna vestita con una tutina aderente e delle punte che le spuntavano dalla testa camminava con passo sicuro e regolare verso l'essere gommoso - non ricordo come va a finire, ma credo che lei riuscisse a passare lo stesso dal sentiero comprimendo l'essere gommoso.
martedì 27 dicembre 2011
Nathan in iPad
Non sono ancora capace di sfruttare al meglio le possibilità (che ci sono) di disegnare e colorare su iPad, ma intanto ho scoperto quella che secondo me è una delle migliori applicazioni del genere: ArtStudio.
Questa app non ha un'interfaccia accattivante come quella di ArtRage o Sketchbook, però è completa e ha veramente di tutto (tranne la scelta delle carte come in ArtRage), e comparata alle app citate ha anche delle opzioni in più - per non parlare del fatto che è più comoda da usare. Io l'ho trovata in offerta a 0,79 €, ma anche per il prezzo attuale vale la pena.
Ne parlerò prossimamente sul mio blog principale.
Questa app non ha un'interfaccia accattivante come quella di ArtRage o Sketchbook, però è completa e ha veramente di tutto (tranne la scelta delle carte come in ArtRage), e comparata alle app citate ha anche delle opzioni in più - per non parlare del fatto che è più comoda da usare. Io l'ho trovata in offerta a 0,79 €, ma anche per il prezzo attuale vale la pena.
Ne parlerò prossimamente sul mio blog principale.
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sabato 24 dicembre 2011
Sotto l'albero di Natale
Quand'ero bambina mi piaceva sdraiarmi sotto l'albero di Natale ed essere immersa in quel mondo magico fatto di lucine, palle luccicanti, riflessi dorati. I pacchi dei regali diventavano montagne, il pavimento era il deserto dellArizona e i soldatini di plastica (di ogni epoca, ma specialmente indiani e cowboy) organizzavano spedizioni ed agguati.
Sotto l'albero si svolgevano storie di tutti i tipi, bellissime e magiche come le luci che le illuminavano.
Auguri di buone feste a tutti, specialmente ai bambini di un tempo...
...e andate a vedere l'interpretazione di Lita, qui.
...e andate a vedere l'interpretazione di Lita, qui.
mercoledì 21 dicembre 2011
Gioco dello stendino
Durante la mia infanzia siciliana mi inventai un gioco che all'epoca mi sembrò bellissimo, e di cui mi rimane ancora la sensazione di felice eccitazione: il gioco del sistemare secondo un mio personale codice le "mollette" dello stendino che usava mia madre, posizionato sul balcone di casa.
Era qualcosa che aveva a che fare con lo spionaggio, credo, perché posizionando le mollette sui fili secondo un certo ordine, e poi spostandole, creavo delle informazioni; di cosa?: non lo so.
Ho una vaga sensazione che c'entrassero anche gli aerei - ma vai a sapere...
Qui gli altri giochi. Disegno realizzato con ArtRage per Mac.
Era qualcosa che aveva a che fare con lo spionaggio, credo, perché posizionando le mollette sui fili secondo un certo ordine, e poi spostandole, creavo delle informazioni; di cosa?: non lo so.
Ho una vaga sensazione che c'entrassero anche gli aerei - ma vai a sapere...
Qui gli altri giochi. Disegno realizzato con ArtRage per Mac.
sabato 17 dicembre 2011
venerdì 16 dicembre 2011
lunedì 12 dicembre 2011
Il volo
Ho sognato che stavo leggendo un libro comodamente sdraiata tra rocce e muschio ed erba, il posto era su un minuscolo promontorio a strapiombo sul mare (anche se non si vedeva, tanto si era in alto).
C'è molto vento, e quando mi accorgo che sono troppo vicina allo strapiombo e come niente potrei cadervi allora inizio a strisciare verso l'interno, per mettermi più al sicuro.
Nel frattempo assisto al primo volo di certi uccelli ancora implumi, spaventati, tremanti nel vento. Alcuni di loro tentano di gettarsi nel vuoto ma all'ultimo tornano indietro, si aggrappano alle rocce pochi metri più in basso; altri forse cadono a peso morto nel vuoto - non hanno quasi piume! Alcuni però ce la fanno, coraggiosamente prendono la rincorsa e riescono a veleggiare verso l'orizzonte.
C'è molto vento, e quando mi accorgo che sono troppo vicina allo strapiombo e come niente potrei cadervi allora inizio a strisciare verso l'interno, per mettermi più al sicuro.
Nel frattempo assisto al primo volo di certi uccelli ancora implumi, spaventati, tremanti nel vento. Alcuni di loro tentano di gettarsi nel vuoto ma all'ultimo tornano indietro, si aggrappano alle rocce pochi metri più in basso; altri forse cadono a peso morto nel vuoto - non hanno quasi piume! Alcuni però ce la fanno, coraggiosamente prendono la rincorsa e riescono a veleggiare verso l'orizzonte.
giovedì 8 dicembre 2011
sabato 3 dicembre 2011
Gioco delle targhe
Nelle relative miti giornate d'inverno del miei pochi anni siciliani mi ero inventata questo gioco di cui ignoro i risvolti ludici (adesso): mi affacciavo alla finestra e osservavo le targhe delle automobili che passavano lunga lo via, annotandole tutte su un foglio. Forse mi sentivo una specie di spia che doveva svolgere un lavoro un po' noioso ma importantissimo, forse alcune di quelle auto sarebbero ripassate di lì, e io l'avrei notato - eccitante!
Comunque una veloce ricerca su come apparivano le targhe negli anni settanta (me lo ricordavo, eh, ma volevo verificare) mi ha fatto scoprire questo sito: per nostalgici incalliti ma anche per disegnatori che abbiano bisogno di qualche immagine ormai "storica".
Comunque una veloce ricerca su come apparivano le targhe negli anni settanta (me lo ricordavo, eh, ma volevo verificare) mi ha fatto scoprire questo sito: per nostalgici incalliti ma anche per disegnatori che abbiano bisogno di qualche immagine ormai "storica".
giovedì 1 dicembre 2011
Cani
Non sopporto le immagini con sangue, sofferenza, torture; sarà per questo forse che amo poco il genere horror. Meno che mai sopporto la visione di persone reali nelle condizioni in cui le riducono i loro simili - quando mi imbatto nelle gallerie fotografiche in cui c'è l'avvertenza che quelle immagini possono urtare la sensibilità del lettore le salto a piè pari.
In questi giorni girano appelli per salvare i cani randagi di Romania, o per salvare i beagle degli allevamenti che poi vengono usati per esperimenti orrendi, e mi è capitato anche che su Facebook qualche "amico" abbia condiviso immagini allucinanti di esseri umani che torturano poveri cani (immagino che lo scopo fosse il monito, il pubblico ludibrio dei torturatori) - cosa ovviamente che mi ha fatto star male.
Starò attenta d'ora in poi a bannare almeno le "notizie" di tutti gli "amici" che inoltreranno immagini del genere, anche se fatte a fin di bene (questo Facebook sta iniziando davvero a rompermi le scatole).
Dedico questo disegno con cane un po' antropomorfo alle migliaia di poveri cani inconsapevoli che vengono torturati nel mondo da esseri che si definiscono umani: non riesco proprio ad accettare la realtà di persone che godono nel dare e vedere la sofferenza di esseri viventi, di qualunque tipo siano.
Lita ha aggiunto del suo di là, con altro mio disegno.
In questi giorni girano appelli per salvare i cani randagi di Romania, o per salvare i beagle degli allevamenti che poi vengono usati per esperimenti orrendi, e mi è capitato anche che su Facebook qualche "amico" abbia condiviso immagini allucinanti di esseri umani che torturano poveri cani (immagino che lo scopo fosse il monito, il pubblico ludibrio dei torturatori) - cosa ovviamente che mi ha fatto star male.
Starò attenta d'ora in poi a bannare almeno le "notizie" di tutti gli "amici" che inoltreranno immagini del genere, anche se fatte a fin di bene (questo Facebook sta iniziando davvero a rompermi le scatole).
Dedico questo disegno con cane un po' antropomorfo alle migliaia di poveri cani inconsapevoli che vengono torturati nel mondo da esseri che si definiscono umani: non riesco proprio ad accettare la realtà di persone che godono nel dare e vedere la sofferenza di esseri viventi, di qualunque tipo siano.
Lita ha aggiunto del suo di là, con altro mio disegno.
domenica 27 novembre 2011
Sogno dell'essere un bandito
Il giorno prima di fare questo sogno avevo visto un episodio di Breaking Bad - il che potrebbe spiegare varie cose.
Nei miei sogni spesso mi trovo un po' a interpretare un personaggio, proprio come fossi in un film; talvolta mi capita dunque di essere un uomo, piuttosto che una donna, un ragazzino o che altro.
Ho tentato di disegnare il più velocemente possibile, ma se devo aggiungere del testo tipografico la cosa si allunga di molto - in ArtRage è un casino, e poi non è possibile individuare subito un particolare livello per modificarlo (come in Manga Studio), si perde un sacco di tempo.
Se voglio disegnare però su fogli di carta molto verticali come questo Manga Studio è scomodo, e credo abbia anche dei limiti di lunghezza per le tavole.
Insomma, ancora non esiste un software ideale che unisca le qualità di Manga Studio, ArtRage, Photoshop, e magari anche Painter; credo sia impossibile, l'unica è trovare un mio modus operandi che tenga conto di tutti i passaggi da fare nel modo più veloce possibile.
giovedì 24 novembre 2011
Ehi baby...
Dovevo fare altro stamattina ma poi mi sono svegliata tardi e mi è venuto da disegnare questo.
Milou mi ha scombussolato la nottata dato che aveva un bisogno improrogabile alle 3 e mezza, l'ora del silenzio a Milano (non girava neanche un'auto, veramente strano - per essere Milano, voglio dire). Non so perché c'erano degli uccellini belli svegli che cinguettavano.
Comunque questo fatto mi ha permesso di ricordarmi un sogno che voglio raccontare prossimamente.
Milou mi ha scombussolato la nottata dato che aveva un bisogno improrogabile alle 3 e mezza, l'ora del silenzio a Milano (non girava neanche un'auto, veramente strano - per essere Milano, voglio dire). Non so perché c'erano degli uccellini belli svegli che cinguettavano.
Comunque questo fatto mi ha permesso di ricordarmi un sogno che voglio raccontare prossimamente.
domenica 20 novembre 2011
L'amico libro
Dimenticavo: questo blog ha generato un altro spazio in collaborazione con Lita, "Disegni, parole, intersezioni". Qui una presentazione di quel blog.
E qui il testo di Lita originato da questa illustrazione.
E qui il testo di Lita originato da questa illustrazione.
mercoledì 16 novembre 2011
martedì 15 novembre 2011
Sogno del Dio impostore
Ero in un posto tipo cittadina non troppo piccola, con edifici grigi, una stazione grande, cavalcavia, stradette, ci potevo girare ma non potevo uscire da lì. Inoltre oltre a me c'erano altre persone che erano condizionate, a volte vessate con divieti creati ad arte, misteriosamente - soprattutto di movimento.
Responsabile era un essere che si presentava come soprannaturale, onnisciente; giocava con noi, ma volendo poteva essere cattivo.
Ricordo la stazione in cui ero riuscita ad arrivare, sperando di poter prendere un treno al volo. I treni però passavano senza criterio, andando velocissimi e mortali (erano anche un po' buffi, molto bombati davanti in stile anni '50).
Mi ritrovo poi in una stanza con altri poveretti (quasi tutti uomini) che subivano le angherie di questo Dio che si presentò a noi nelle vesti di una donna abbastanza affascinante (nel disegno l'ho disegnata in maniera molto approssimativa), capelli lunghi neri, sorriso sardonico. Si rivolge a me offrendomi varie bevande, tra cui una bottiglietta di chinotto (o forse Coca Cola?); io allora esulto :"Ah!, fossi veramente onnisciente sapresti che io non bevo bevande gassate!". Lei è visibilmente irritata dalla mia deduzione, per un attimo ho paura che abbia una reazione violenta verso di me - non sarà Dio, ma ha comunque dei poteri.
Poi non so come finisce, ma nel sogno pensavo che se non era Dio avevo comunque una possibilità di sconfiggerla, di andare via da quel posto.
(che poi il riferimento alle bevande gassate viene dall'averne parlato con una dottoressa, ieri, parlando di dieta: è vero che non ne bevo solitamente, ma se capita mi piace ogni tanto un sorso di chinotto o anche di birra)
Responsabile era un essere che si presentava come soprannaturale, onnisciente; giocava con noi, ma volendo poteva essere cattivo.
Ricordo la stazione in cui ero riuscita ad arrivare, sperando di poter prendere un treno al volo. I treni però passavano senza criterio, andando velocissimi e mortali (erano anche un po' buffi, molto bombati davanti in stile anni '50).
Mi ritrovo poi in una stanza con altri poveretti (quasi tutti uomini) che subivano le angherie di questo Dio che si presentò a noi nelle vesti di una donna abbastanza affascinante (nel disegno l'ho disegnata in maniera molto approssimativa), capelli lunghi neri, sorriso sardonico. Si rivolge a me offrendomi varie bevande, tra cui una bottiglietta di chinotto (o forse Coca Cola?); io allora esulto :"Ah!, fossi veramente onnisciente sapresti che io non bevo bevande gassate!". Lei è visibilmente irritata dalla mia deduzione, per un attimo ho paura che abbia una reazione violenta verso di me - non sarà Dio, ma ha comunque dei poteri.
Poi non so come finisce, ma nel sogno pensavo che se non era Dio avevo comunque una possibilità di sconfiggerla, di andare via da quel posto.
(che poi il riferimento alle bevande gassate viene dall'averne parlato con una dottoressa, ieri, parlando di dieta: è vero che non ne bevo solitamente, ma se capita mi piace ogni tanto un sorso di chinotto o anche di birra)
lunedì 14 novembre 2011
Mappa personale
Questo è quello che immagino abbia Milou nella testa quando andiamo a fare la passeggiata. Col muso perennemente per terra cerca tracce di cibo - qualsiasi cibo - in ogni momento, e si ricorda a lungo i posti dove ne ha annusato la presenza.
Purtroppo adora le cacche umane - motivo per cui non posso lasciarla senza guinzaglio, anche potendo; nei parchi ci sono diversi posti vicino agli alberi adibiti a gabinetto.
Vicino casa c'è un negozio di autoricambi dove alcune persone che vi lavorano hanno eletto Milou a "più bella della via"; ogni volta che ci passiamo davanti Milou pretende il "pizzo" di un biscotto (per cani, glieli procuro io): loro sono felici, Milou ancora di più.
Purtroppo adora le cacche umane - motivo per cui non posso lasciarla senza guinzaglio, anche potendo; nei parchi ci sono diversi posti vicino agli alberi adibiti a gabinetto.
Vicino casa c'è un negozio di autoricambi dove alcune persone che vi lavorano hanno eletto Milou a "più bella della via"; ogni volta che ci passiamo davanti Milou pretende il "pizzo" di un biscotto (per cani, glieli procuro io): loro sono felici, Milou ancora di più.
venerdì 11 novembre 2011
martedì 8 novembre 2011
domenica 6 novembre 2011
Giochi inventati: il telegiornale
Sempre in quell'età in cui mi ingegnavo a inventar giochi - come visto nei post precedenti - mi era venuto in mente di mettere su una interpretazione personale del telegiornale; unico spettatore: mio fratello.
Occorrente: cartoncino, forbice, pennarello per disegnare i pulsanti e le rotelline dei comandi sul "televisore" (che a quei tempi non si usava il telecomando), e poi un foglio di carta per scrivere l'elenco delle notizie da dare: quali? Non ricordo se copiavo queste brevi notizie (perlopiù di cronaca) dai giornali, o ne facevo un sunto io dopo averle ascoltate al telegiornale.
Credo che mio fratello si stufò presto di fare lo spettatore.
Ah, quelli ritratti nei disegni non siamo proprio io e mio fratello, io poi neanche mi ricordo come avessi i capelli a quella età.
venerdì 4 novembre 2011
Giochi da costruire: la fondina
Come accennato nel post precedente di giocattoli non ne avevamo tantissimi, però una pistola di plastica e anche un fucile erano in nostro possesso - una fondina no, l'avevo anche vista alla Standa ma pare costasse troppo.
Dunque la fondina me la sono costruita: cartoncino rigido, forbice, ago da lana della mamma e cotone grosso per le cuciture della fondina - e molto olio di gomito, che il cartoncino da tagliare era duro, e anche da cucire (chissà come ho fatto).
Ricordo che alla fine fui molto soddisfatta del lavoro.
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mercoledì 2 novembre 2011
Giochi inventati: l'automobile
Quando si era bambini negli anni sessanta/settanta bisognava arrangiarsi, i regali arrivavano con parsimonia, anche se si aveva qualche denaro non c'era l'usanza di accatastare montagne di pacchi a Natale - per esempio. Altri tempi.
Io poi avevo dalla mia la possibilità di giocare all'infinito con qualcosa che costava davvero poco: carta e matita; però anche io avevo voglia di sperimentare cose diverse, ovviamente.
Spesso riciclavo oggetti e li assemblavo per inventarmi dei giochi; uno di questi è "l'automobile".
Occorrente: una sedia, della carta, penna, nastro adesivo.
Sulla carta disegnavo gli elementi di un cruscotto (più o meno), li ritagliavo, poi con del nastro adesivo li incollavo su una sedia che rovesciavo per terra; riuscivo anche a trascinare un po' la sedia in giro, rombando.
Dopo (credo) mi fu regalata una bellissima macchina a pedali rossa, la stessa che ebbero da bambini tanti miei coetanei dell'epoca.
Io poi avevo dalla mia la possibilità di giocare all'infinito con qualcosa che costava davvero poco: carta e matita; però anche io avevo voglia di sperimentare cose diverse, ovviamente.
Spesso riciclavo oggetti e li assemblavo per inventarmi dei giochi; uno di questi è "l'automobile".
Occorrente: una sedia, della carta, penna, nastro adesivo.
Sulla carta disegnavo gli elementi di un cruscotto (più o meno), li ritagliavo, poi con del nastro adesivo li incollavo su una sedia che rovesciavo per terra; riuscivo anche a trascinare un po' la sedia in giro, rombando.
Dopo (credo) mi fu regalata una bellissima macchina a pedali rossa, la stessa che ebbero da bambini tanti miei coetanei dell'epoca.
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domenica 30 ottobre 2011
venerdì 28 ottobre 2011
Sogno del pallone aerostatico -3
giovedì 27 ottobre 2011
Sogno del pallone aerostatico - 2
Leggere prima la parte numero 1, qui, con relative spiegazioni per ingrandire bene il disegno. Certo che Blogger migliora delle cose ogni tanto ma c'è ancora molto da fare riguardo la visualizzazione delle immagini...
Il resto a domani.
Il resto a domani.
Sogno del pallone aerostatico -1
Qui c'è la seconda parte, qui la terza.
Avessi tempo mi piacerebbe disegnarlo con un minimo di precisione, qui veramente ci sono gli scarabocchi sono stati fatti alla velocità della luce per non far andare via i ricordi.
Blogger non permette il caricamento di immagini più lunghe di tot, ho dovuto spezzare in due questa prima parte altrimenti non si vedeva nulla; cliccate per ingrandire, ma per farlo ulteriormente dovete guardare in basso a sinistra e cliccare su "Show original", e poi cliccare ulteriormente: davvero macchinoso!
martedì 25 ottobre 2011
lunedì 24 ottobre 2011
mercoledì 19 ottobre 2011
Stelle a Milano
Ho sognato che ero con altre persone e che era notte. Alzando lo sguardo si vedeva un immenso cielo stellato; dico: "Che strano, a Milano non si vedono mai tutte queste stelle, sono tantissime!".
Poi in realtà questo pezzo di sogno era all'interno di un altro molto più lungo, ma che non ricordo più.
Poi in realtà questo pezzo di sogno era all'interno di un altro molto più lungo, ma che non ricordo più.
martedì 18 ottobre 2011
sabato 15 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
martedì 11 ottobre 2011
Sogno della storia di Tiziano Sclavi
Stanotte ho sognato che potevo assistere dal vivo (e nel reale, non nel mondo immaginario del fumetto) al formarsi di una storia di Sclavi - horror però, e ambientata nell'oggi.
Ambientato in una grande città, in un particolare quartiere affollato e trafficato (con anche grandi cavalcavia a fare ombra sulle strade), protagonisti dei ragazzini dai 10 ai 14 anni. Poi c'è anche una signora (non so poi come interagirà con i ragazzini) che va a fare la spesa in un negozio interamente in legno scuro, un po' inquietante; ne esce con un carrello della spesa, avendo di sè stessa una visione come occhio in un uovo gigante, posizionato dentro il carrello (ma chi lo spinge poi?, io?).
I bambini stanno inventandosi qualcosa di subdolo e cattivo, ma non riesco a vedere come va avanti la storia, che si trasforma in altro e non sto qui a raccontare di mio padre e della simil 500 che guido (portandola pure in braccio che certe salite erte non riesce a farle).
Disegno realizzato ancora con ArtRage Studio per Mac.
domenica 9 ottobre 2011
Matita acquarellata con Legs Weaver
In questi giorni mi va di provare a disegnare un po' con Art Rage (in questo caso lo Studio Pro per Mac).
Disegno realizzato tutto dentro il programma, dalla matita un po' schizzata ai colpi di acquarello.
Disegno realizzato tutto dentro il programma, dalla matita un po' schizzata ai colpi di acquarello.
venerdì 7 ottobre 2011
Sogno delle paperelle
Del sogno ricordo pochissimo, era sera, e c'era anche Laura Scarpa. Siamo su dei strani marciapiedi delimitati da piccoli rilievi in terra ed erba, ricoperti da un velo d'acqua. Delle paperelle gialle (vere) ci passano accanto, ma non so perché Laura Scarpa mi chiede di non farle scappare: "Prendile, prendile!", mi esorta.
Io tento di inseguirle e radunarle, ma quelle non ne vogliono sapere; inoltre il velo d'acqua non è tale, mi sembra di sguazzare in un basso fiumiciattolo fangoso, dove affondo e faccio fatica a procedere dietro le anarchiche paperelle.
Peccato non ricordi altro.
Disegno realizzato con ArtRage Studio.
Io tento di inseguirle e radunarle, ma quelle non ne vogliono sapere; inoltre il velo d'acqua non è tale, mi sembra di sguazzare in un basso fiumiciattolo fangoso, dove affondo e faccio fatica a procedere dietro le anarchiche paperelle.
Peccato non ricordi altro.
Disegno realizzato con ArtRage Studio.
giovedì 6 ottobre 2011
Alieno colorato pasticciato
Altro schizzo fatto con ArtRage per iPad, con sfondo terminato su ArtRage 3 per Mac. Mi era simpatica l'espressione dell'alieno, ma nel complesso ancora sono alla fase "pasticcio con i colori".
martedì 4 ottobre 2011
Non più quotidianità
Ho avuto un po' di tempo per riflettere durante la mia recente mini-vacanza, su tante cose. Una di queste è la velocità del mio lavoro, quindi la mancanza di tempo, quindi la maniera di organizzarmi meglio.
Una delle cose da fare è darmi degli orari fissi in cui consultare i siti su internet (l'ideale sarebbe farlo solo tre volte al giorno, a parte la lettura delle mail); e poi iniziare il lavoro la mattina non oltre un certo orario.
Fino ad adesso alzarmi presto era la regola, così come dedicare ai disegni dei "Segni" non più di 20 minuti prima di colazione. Col tempo le abitudini sono diventate più irregolari, portandomi spesso a disegnare "in fretta" fino a metà mattinata.
Non solo: qualche volta mi sembrava di "sentire" l'attesa dei lettori che seguono il blog, alla fine la mia spontaneità ne veniva un po' compromessa, è una cosa che non mi piaceva - e non mi piace.
E' vero che volevo "costringermi" a un esercizio, per me stessa, ma se inizia a diventare solo un dovere il divertimento se ne va, come la maggior parte dello scopo di questo blog.
Sia chiaro, mi diverto ancora a mettere qui i "disegnini" che riesco a farmi scappare nei ritagli di tempo, e continuerò a farlo: solo non sarà più a cadenza quasi quotidiana, devo pensare anche a Nathan e ad altre cose importanti della mia vita (dovrei davvero ricominciare a fare esercizi per la mia schiena, oltre che per il resto).
Aggiornerò il testo di presentazione del blog a lato, visto che lo scopo del blog cambia un po'; spero che i lettori che sono stati fin qui contenti di venire a guardare i miei disegni continuino a dare un'occhiata, magari abbonandosi al feed (o via email) per non venire inutilmente nei giorni in cui non posterò nulla.
domenica 2 ottobre 2011
Un altro piccolo omaggio
Sulla morte di Sergio Bonelli ho parlato di là, qui posto solo un altro disegno omaggio con Zagor e Mister No, i suoi personaggi.
venerdì 30 settembre 2011
Dai miei archivi -4
Schizzi a matita fatti nello stesso foglio, direi risalenti ad almeno 10 anni fa, forse un po' meno.
Post programmato.
Post programmato.
giovedì 29 settembre 2011
Dai miei archivi -3
Ah! ah!, ho trovato nelle mie cartelline questo disegno di Buffy realizzato diversi anni fa, quando dopo un iniziale rigetto della serie (la prima stagione in effetti non è che invogli a seguirla) diventai una quasi fan di Whedon. Volevo colorare questo disegno e mandarlo a Joss, poi giustamente ci ho ripensato...
Post programmato.
Post programmato.
martedì 27 settembre 2011
Dai miei archivi -2
Nel frattempo io frequentavo l'ultimo anno di Accademia di Belle Arti, il Muro era appena crollato - non ancora la Democrazia Cristiana e i suoi rappresentanti, tra cui Gava (come la pensava Avvenimenti su Gava si evince dal disegno che in effetti mi fu suggerito: non così succedeva di solito, dove gli illustratori erano abbastanza liberi di interpretare l'articolo).
Tecnica del disegno: contorno a inchiostro (credo a pennino), colori ecoline, ritocchi con la tempera bianca.
Post programmato.
lunedì 26 settembre 2011
Dai miei archivi - 1
Sarò fuori Milano per 4 giorni almeno, per cui non aggiornerò questo blog con i disegni mattutini fatti al volo ma posterò lo stesso un po' di vecchia roba (grazie alla funzione "post programmati").
Questo è uno studio per un personaggio protagonista del fumetto "Beautiful" di Giovanni Mattioli, uscito nel 2000 su Mondo Naif. Uno studio di altri personaggi di questo fumetto si può vedere qui.
Post programmato.
Questo è uno studio per un personaggio protagonista del fumetto "Beautiful" di Giovanni Mattioli, uscito nel 2000 su Mondo Naif. Uno studio di altri personaggi di questo fumetto si può vedere qui.
Post programmato.
domenica 25 settembre 2011
Lena seconda versione
Ho cambiato pettinatura a Lena, la superagazza che mena (qui il disegno precedente) e ho messo un po' di colore.
Con questo disegno mattutino vi saluto, che domani vado via 5 giorni, ma passate lo stesso di qui che ho programmato dei post.
Con questo disegno mattutino vi saluto, che domani vado via 5 giorni, ma passate lo stesso di qui che ho programmato dei post.
sabato 24 settembre 2011
Lena, la superagazza che mena
Continuo col giochino di Supercoso: ci voleva una spalla adolescente, qualcuno con un caratterino all'altezza del permaloso.
Domani la coloro.
Domani la coloro.
venerdì 23 settembre 2011
Sogno degli studenti scomparsi
L'altra notte ho sognato che aiutavo gli investigatori a risolvere un mezzo mistero: era successo qualcosa di terribile in una scuola tipo liceo americano, qualcuno doveva aver preso in ostaggio una classe di ragazzi ma poi era stato catturato; però mancavano all'appello 3 ragazzi.
Mi vedo entrare nell'aula vuota, ormai è sera; vedo una porta che dà in un ripostiglio, ci entro, ho una grossa torcia in mano, illumino un piccolo soppalco e lì mi accorgo che c'è una coperta rossa con motivi scozzesi che sembra disposta in modo strano. In effetti poco dopo mi accorgo che spunta una testa, immobile, di uno degli scomparsi. Ha gli occhi spalancati, è rigido: forse per lo choc? Chiamo gli investigatori, dico "uno l'ho trovato!". Vedo anche una finestra che dà verso una terrazza esterna (siamo a un terzo quarto piano) e concludo che gli altri ragazzi potrebbero essere scappati di lì.
Trovo anche il secondo, non so dove; poi cambia la scena, mi trovo all'aperto, qualcuno viene a darmi una mano per cercare l'ultimo ragazzo: è un gigantesco cuscino gonfiabile di plastica semitrasparente che vola, ha una testa enorme e buffa, dei piedini e delle braccia piccoline. Io ci monto su e lui mi fa sorvolare a volo d'uccello tutta la zona (nel disegno non si capisce, ma è buio, l'atmosfera dell'immagine è simile alle scene notturne all'aperto di film come Harry Potter).
Alla fine trovo anche il terzo ragazzo, nascosto sul tetto del complesso di edifici che formano la scuola.
No, non ho mangiato pesante l'altro ieri sera...
Mi vedo entrare nell'aula vuota, ormai è sera; vedo una porta che dà in un ripostiglio, ci entro, ho una grossa torcia in mano, illumino un piccolo soppalco e lì mi accorgo che c'è una coperta rossa con motivi scozzesi che sembra disposta in modo strano. In effetti poco dopo mi accorgo che spunta una testa, immobile, di uno degli scomparsi. Ha gli occhi spalancati, è rigido: forse per lo choc? Chiamo gli investigatori, dico "uno l'ho trovato!". Vedo anche una finestra che dà verso una terrazza esterna (siamo a un terzo quarto piano) e concludo che gli altri ragazzi potrebbero essere scappati di lì.
Trovo anche il secondo, non so dove; poi cambia la scena, mi trovo all'aperto, qualcuno viene a darmi una mano per cercare l'ultimo ragazzo: è un gigantesco cuscino gonfiabile di plastica semitrasparente che vola, ha una testa enorme e buffa, dei piedini e delle braccia piccoline. Io ci monto su e lui mi fa sorvolare a volo d'uccello tutta la zona (nel disegno non si capisce, ma è buio, l'atmosfera dell'immagine è simile alle scene notturne all'aperto di film come Harry Potter).
Alla fine trovo anche il terzo ragazzo, nascosto sul tetto del complesso di edifici che formano la scuola.
No, non ho mangiato pesante l'altro ieri sera...
giovedì 22 settembre 2011
mercoledì 21 settembre 2011
Trasformazioni
Subito dopo averlo finito ho avuto la sensazione di aver visto un disegno simile da qualche parte - ma vabbè, è davvero difficile fare qualcosa senza essere influenzati inconsciamente dalla valanga di immagini che introiettiamo ogni giorno.
martedì 20 settembre 2011
lunedì 19 settembre 2011
domenica 18 settembre 2011
sabato 17 settembre 2011
Supercoso, il supereroe permaloso
Quando mi alzo presto la mattina mi vengono fuori sempre delle cose strane.
Sicuramente esisterà da qualche parte (fumettisticamente parlando) un supereroe un po' umorale, uno che prima ti salva le vecchiette in pericolo o ti sventa una rapina e poi magari ti demolisce un cantiere perché è stufo di sentire il rumore del trapano tutto il giorno. Oppure uno che si inalbera perché gli fai notare che ha un buffo taglio di capelli - per non dire altro...
Insomma, uno così sarebbe divertente da disegnare.
Prossimamente magari lo coloro, che ne dite?
Sicuramente esisterà da qualche parte (fumettisticamente parlando) un supereroe un po' umorale, uno che prima ti salva le vecchiette in pericolo o ti sventa una rapina e poi magari ti demolisce un cantiere perché è stufo di sentire il rumore del trapano tutto il giorno. Oppure uno che si inalbera perché gli fai notare che ha un buffo taglio di capelli - per non dire altro...
Insomma, uno così sarebbe divertente da disegnare.
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