sabato 17 novembre 2012

Il venditore ambulante di libri

Da qualche mese nella mia mente è nato un mondo fantastico, un angolo di un pianeta lontano, pietroso e assolato; corsi d'acqua e furiose tempeste hanno scavato diversi canyon, e lungo uno di questi sorge una piccola città.
Con il passare delle settimane aggiungo personaggi, particolari, architetture, e così via. Le prime notti dopo la morte di Milou l'unica cosa che potesse distrarmi era tornare in quel mondo e scavare nuovi piccoli canyon, inventare nuovi animali, immaginare modi di vita.
E' un mondo inventato per il mio divertimento, non c'è una storia da raccontare, né c'è alcun intento di originalità (è tutto ricavato da Moebius, Dune, Star Wars, ecc.).
Non so se avrò il tempo di visualizzare questo luogo, che nella mia mente è già abbastanza pieno di particolari. Intanto ecco lo studio di uno dei personaggi che ci vivono, il venditore ambulante di libri: recupera libri dalle astronavi che hanno fatto naufragio sul pianeta (situato vicino un tunnel spaziale un po' sballato, in cui è facile avvengano incidenti ed errori di destinazione), alcuni sono di carta (ci saranno sempre i libri di carta, chi li ama ne ordina la stampa), altri sono delle specie di eReader sottili in cui ci sono raccolte di libri di vari pianeti - tanto con il traduttore automatico possono essere letti da tutti.

4 commenti:

  1. cose che non capirò mai, inventare mondi! Ma bellissime cose, che la mnte genra, partendo assai dalla realtà. Mi ricorda le vecchie stampe dei mestieri per strada, e il nostro tempo di oggi e qui... dacci il resto :)

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    1. E' quello che mi affascina di più della fantascienza, la cosa di inventare dei mondi...Io quando lo faccio mi rilasso e mi diverto al tempo stesso.

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  2. Sai una cosa: mi assomiglia (anche se non sopporto quel cenere di berretti) e come mestiere sarebbe bellissimo.

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