Stanotte ho sognato che dovevo andare in un posto in città, ero con qualche amico e forse anche qualche parente; con me c'era Milou. Non ricordo se già dall'inizio Milou era un uccello, ma ecco, non poteva essere con me al mio fianco, l'unico modo per seguirmi era volare in alto nel cielo.
Mentre cammino attraversando vie e piazze mi volto ogni tanto a guardarla, è lontana, una piccola sagoma nera che si è unita a uno stormo di uccelli, uccello anche lei; ogni tanto la chiamo, "Milou! Milouuu!", ho paura che mi perda di vista, forse non riesce a sentirmi. Allora inizio a fischiare il richiamo che usavo di solito le poche volte che la lasciavo libera nei prati, penso che questo suono arrivi più lontano; poi mi tranquillizzo perché so che gli altri uccelli sapranno guidarla, non è sola, troverà la strada per arrivare nel nostro luogo di destinazione.
Mi sono svegliata e non piangevo, mi è sembrato un bel sogno, un inizio di accettazione della sua perdita; dico inizio perché adesso che ho finito il disegno e lo sto postando ho le lacrime agli occhi - ma che ci posso fare, per adesso è così...
E qui Lita mi ha regalato delle frasi bellissime, la ringrazio molto.
che bellissimo disegno (e che bellissimo sogno per te). la testa che si gira è proprio la tua, c'è tutto, anche il volto che non vedo e il volo che si allontana. Un haiku.
RispondiEliminauno di quei disegni che per me sono splendidi
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